Il Bed and Breakfast Casale dell'Insugherata" si trova a Roma Città, nel settore nordovest, zona Cassia, in uno dei quartieri più rinomati della città, a pochi chilometri dal centro, nell'ambito della Riserva Naturale dell'Insugherata, un territorio di enorme valore naturalistico che ha la particolarità di trovarsi all'interno dell'area urbana.
Il nostro motto è:
"vivere la natura nel cuore della città".
L'Insugherata e le aree che la circondano conservano tracce e memorie delle vicende di vita comune e di vita pubblica che hanno attraversato più di duemila anni.
Le prime testimonianze sono del VI sec. a.c. Si attraversa la storia romana e la storia etrusca, la Roma dei Cesari e la Roma dei Papi, in una sequenza di eventi più o meno documentati che arrivano ai giorni nostri.
Il Casale è accessibile dalla Via Cassia, a poche decine di metri dal monumento millenario della Tomba di Nerone e vicino all' Ospedale San Pietro.
Il bed and breakfast "Casale dell'Insugherata" offre un'opportunità unica:
è possibile conciliare un soggiorno in una zona verde, lussureggiante, ricca di boschi naturali nella quiete e naturalezza, in un'atmosfera di assoluta tranquillità e comunque trovarsi all'interno di ROMA CITTA'.
Raggiungere il centro della città è facilissimo.
Per gli amanti delle manifestazioni sportive, sono facilmente raggiungibili lo Stadio Olimpico, lo Stadio Flaminio e lo Stadio dei Marmi e per quelli della musica, il nuovo Auditorium Parco della Musica progettato dal celebre architetto italiano Renzo Piano.
Il casale dell'Insugherata è immediatamente attiguo ad una zona molto commerciale che dispone di ogni "service" raggiungibili a piedi. Sono presenti: ristoranti, pizzerie, lavanderie, due cinema multisala, un maneggio, palestre, chiesa, banche, farmacie, l' ospedale San Pietro in via Cassia ed a poche decine di metri un nuovo supermercato e negozi d’ogni genere.
Sempre nelle vicinanze si trova la zona di Grottarossa che in passato era attraversata dall'antica via Veientana che si staccava dalla via Cassia e collegava Roma con Veio.
Il tracciato di questa via è ormai quasi completamente inglobato dall'urbanizzazione delle zone di Tomba di Nerone e della stessa Grottarossa. Una delle poche testimonianze dell'antica strada (che come le altre fuori dalle mura era affiancata da sepolcreti) è il Sepolcro dei Veienti, struttura funebre della prima età imperiale di notevoli dimensioni che si trova, in stato di semi abbandono, all'interno del parco chiamato Parco Papacci.
Presso il moderno ospedale di Sant'Andrea, sempre in zona, sono visibili due tombe di fattura etrusca, nella vicina via di Quarto Annunziata.
La zona prende il nome da delle grotte scavate nel tufo rosso, trovate nei pressi della omonima via di Grottarossa e dove, presumibilmente, abitavano degli ominidi preistorici (probabilmente Uomini di Neanderthal o Homo sapiens).
Anche un'altra via presso l'incrocio di via Grottarossa con via Flaminia pare prendere il nome da un tipo di tufo (via di Quarto Peperino), così come Saxa Rubra (sassi rossi).
La vicinanza all'ingresso del Raccordo Anulare (1 km.) permette infine il trasferimento rapido con la macchina in qualsiasi altra zona della città o il raggiungimento di località in provincia.
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